Turismo enogastronomico nella Casa di reclusione di Mamone
4 ottobre 2017 - Dalla Sardegna un progetto teso a valorizzare e rendere fruibili ai turisti l'immenso patrimonio paesaggistico, storico e culturale delle tre Colonie agricole sarde.
Per realizzarlo è stato pubblicato dal Provveditorato regionale un bando pubblico rivolto a soggetti privati profit e a Cooperative sociali disposti ad assumere l’incarico di concessionario, per organizzare visite ed eventi gastronomici presso le tre case di reclusione all’aperto sarde.
La Società Studio Vacanze Gestioni s.r.l., partner che aveva già collaborato ad altri progetti con l’Amministrazione Penitenziaria della Sardegna, si è aggiudicata la concessione per la realizzazione del progetto di turismo enogastronomico presso la struttura di Mamone.
Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria incontrano le detenute della Giudecca
6 settembre 2017 - Giovedì 7 settembre 2017 alle ore 10.30 Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria saranno nella Casa circondariale della Giudecca per incontrare le detenute. Le due registe sono ospiti della Mostra di Venezia con il film “Lievito madre – Le ragazze del secolo scorso”.
Brescia: “SEI Lean Bicycle Factory tour”
19 luglio 2017 - Il 23 giugno scorso, presso la Casa di reclusione di Brescia Verziano, si è svolto il workshop “SEI Lean Bicycle Factory tour” che ha coinvolto i detenuti dipendenti della cooperativa sociale Nitor, in un esperienza che ha riscosso l’interesse dell’imprenditoria locale.
Il progetto di formazione organizzato dalla SEI Consulting per diffondere i principi della “lean manufacturing” ha visto l’allestimento in tempi rapidi della mini fabbrica, in soli 100 mq di spazio nella palestra dell’istituto, a dimostrazione della possibilità di poter portare l’imprenditoria in carcere.
“Fine pane mai”, la bottega di Rebibbia dove i detenuti preparano pizza e dolci
17 agosto 2017 - L’hanno definita “di confine”. “Fine Pane Mai” è una caffetteria, una bottega. Ma è anche una breccia nel muro di cinta di una prigione, quella di Rebibbia, periferia est di Roma. Ha aperto a fine aprile e vende pane, pizza, dolci e gastronomia realizzati dai dipendenti detenuti della Terza casa circondariale, istituto a pena attenuata.
LE SEDIE un nuovo lavoro del CETEC Dentro/Fuori San Vittore
18 luglio 2017 - LE SEDIE è un Concerto di Voci, un Work in Progress teatrale contro la violenza di genere, storie strappate alle cronache dei giornali, storie raccolte nelle case per donne maltrattate, storie di violenze a volte subite, a volte denunciate, restituite alla comunità in modo poetico, emozionale, musicale. Teatro d'Arte Sociale che si rivolge a un pubblico di tutte le età, soprattutto ai giovani.
Enna: sei detenuti dipendenti di un call center
4 agosto 2017 - Sei postazioni al servizio della Dieffe Servizi, una azienda di Messina, per la promozione di offerte nel campo della comunicazione telefonica ed altro. Il call center, il secondo in Sicilia dopo Messina, attivo alla Casa Circodariale Luigi Bodenza di Enna, è ormai da mesi una realtà.
Volterra: Compagnia della Fortezza e Progetto Hybris
10 luglio 2017 - Carcere di Volterra, dal 25 al 29 luglio 2017, alle ore 16.00, nell’ambito del Progetto Hybris, si potrà assistere alla nuova produzione della Compagnia della Fortezza ispirata all’opera di Jorge Luis Borges, “Le parole lievi - cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato –“ , drammaturgia e regia di Armando Punzo.
San Gimignano: laboratorio di lettura animata per i bimbi in visita ai papà
24 luglio 2017 - di Giulia Lotti*
Venerdì 14 luglio 2017, presso le aree verdi della Casa di Reclusione Ranza, è iniziato il laboratorio di lettura dedicato ai bambini in visita ai genitori detenuti, sia del circuito di alta che di media sicurezza. Questa attività, inserita all'interno del progetto “Padre e figlio”, a sostegno della genitorialità in carcere,
Dal carcere di Bollate al teatro Argentina di Roma
7 luglio 2017 - "Che ne resta di noi" è il tuitolo dello spettacolo della compagnia Estia - cooperativa sociale onlus - che attualmente opera nella Casa di reclusione di Milano Bollate.
In questo spettacolo senza parole c’è una domanda che incombe sul pubblico e sugli attori – sei figure umane in perenne, inquieto movimento su una scalinata che non porta, in alto, ad alcun cielo. Che ne resta di loro, una volta sottratti la fame di sesso e potere, la solitudine che si riflette nella ripetizione ossessiva dei gesti, l’attaccamento disperato ad abitudini e oggetti? Che ne resta di noi che li osserviamo, quando si dissolve la presunzione di essere diversi da loro, migliori?